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Come faccio a configurare Citect per poter comunicare tramite protocollo SNMP

Come procedere e requisiti minimi:

-         È necessario per prima cosa abilitare il protocollo SNMP sul proprio sistema operativo.

Ad esempio, su Windows 10 effettuare i seguenti passaggi:

o  Start

o  Impostazioni

o  APP, non appena si apre la finestra con “App e Funzionalità” premere su funzionalità facoltative. Qui premere aggiungi una funzionalità. Cercare SMNP

o  Installare entrambe le funzionalità proposte dopo aver effettuato la ricerca, ovvero “Provider SNMP WMI” e “Simple Network Management Protocol (SNMP)”

-         Procurarsi un software (es. SMNPB.exe)che ci dia la possibilità di fare un browsing delle variabili nella MIB presente nell’AGENT del dispositivo e di conseguenza ci permetta di scovare l’OID di ogni singola variabile, che ci servirà in seguito. Quando con il software di browsing si può avere accesso alle variabili ed è possibile interrogarne il contenuto allora si può optare per l’utilizzo di un software quale Plant Scada o EMSE per poter raggiungere e visualizzare i valori delle variabili.

Citect

-         Dopo che si è in possesso delle informazioni necessarie per poter accedere al dispositivo utilizzando il protocollo SNMP (indirizzo ip, nomi delle variabili presenti nella MIB, OID delle variabili, etc)creato un nuovo progetto possiamo ora aggiungere un nuovo device tramite il wizard di Plant Scada.

-         L’unica cosa a cui prestare attenzione durante la creazione del nuovo device è di selezionare il protocollo SNMPII e una volta che procediamo avanti ci verrà chiesto di introdurre “Address”.

Address non è nient’altro che l’indirizzo ip del nostro dispositivo che andremo a raggiungere seguito da uno spazio e due opzioni: se aggiungiamo dopo lo spazio “public” potremmo solo accedere alle variabili in lettura, mentre se aggiungiamo “private” potremmo accedere alle variabili sia in lettura che in scrittura. Oltre aver dato un nome generico al nostro device e avergli passato l’indirizzo ip seguito da private o public non c’è nient’altro da specificare,perché il wizard assegnerà le informazioni alla board e alla port.(es. “192.168.20.140 private”)

L’unica cosa che andremo ad aggiungere sarà nella sezione PORTS nella colonna SPECIAL OPT il nome del file .dbf che andremo a creare e depositare nella cartella del progetto.(es. nomefile.dbf oppure ad esempio SNMPVARS.DBF) il contenuto sarà il seguente: COLONNE

o  INDEX  -> solo la parte numerica specificata alla singola variabili all’interno di Plant Scada

o  DEVNAME - > Nome del device in Plant Scada

o  TAGNAME -> Nome del tag in Plant Scada

o  CTYPE- > Tipo specificato in Plant Scada

o   SNMPNAME - > Nome della variabile che troviamo facendo il Browsing del nostro dispositivo

o  OID -> Codice della variabile che troviamo nel dispositivo (.1.3.6.1.2.1.1.1.0)

o  SNMPTYPE -> Specificare la parte antecedente l’index presente nella variabile Plant Scada

o  R_W - > Se si vuole accedere in lettura o scrittura(R,W,RW)

o  COMMENT(Facoltativo)

Esempio file .dbf:

note

N.B. Il nostro OID dovrà essere prelevato utilizzando il software di Browsing ma specificato nel nostro file antecedendo un punto.

-         A questo punto bisognerà creare le variabili a mano nell’apposita sezione di Plant Scada. Alla variabile assegneremo un Tag_Name,Cluster Name,I/O Device un Data Type. Nella colonna Address andremo a specificare un numero il quale ci servirà successivamente nella colonna “INDEX” del file che creeremo successivamente. Il numero che inseriamo nella colonna Address dovrà esser preceduto da uno o più caratteri in funzione del data type assegnato.

(es. STRING -> DA3101 , LONG -> N1990 vedi driver reference)

Schneider Electric Italy

Come faccio a configurare Citect per poter comunicare tramite protocollo SNMP

Come procedere e requisiti minimi:

-         È necessario per prima cosa abilitare il protocollo SNMP sul proprio sistema operativo.

Ad esempio, su Windows 10 effettuare i seguenti passaggi:

o  Start

o  Impostazioni

o  APP, non appena si apre la finestra con “App e Funzionalità” premere su funzionalità facoltative. Qui premere aggiungi una funzionalità. Cercare SMNP

o  Installare entrambe le funzionalità proposte dopo aver effettuato la ricerca, ovvero “Provider SNMP WMI” e “Simple Network Management Protocol (SNMP)”

-         Procurarsi un software (es. SMNPB.exe)che ci dia la possibilità di fare un browsing delle variabili nella MIB presente nell’AGENT del dispositivo e di conseguenza ci permetta di scovare l’OID di ogni singola variabile, che ci servirà in seguito. Quando con il software di browsing si può avere accesso alle variabili ed è possibile interrogarne il contenuto allora si può optare per l’utilizzo di un software quale Plant Scada o EMSE per poter raggiungere e visualizzare i valori delle variabili.

Citect

-         Dopo che si è in possesso delle informazioni necessarie per poter accedere al dispositivo utilizzando il protocollo SNMP (indirizzo ip, nomi delle variabili presenti nella MIB, OID delle variabili, etc)creato un nuovo progetto possiamo ora aggiungere un nuovo device tramite il wizard di Plant Scada.

-         L’unica cosa a cui prestare attenzione durante la creazione del nuovo device è di selezionare il protocollo SNMPII e una volta che procediamo avanti ci verrà chiesto di introdurre “Address”.

Address non è nient’altro che l’indirizzo ip del nostro dispositivo che andremo a raggiungere seguito da uno spazio e due opzioni: se aggiungiamo dopo lo spazio “public” potremmo solo accedere alle variabili in lettura, mentre se aggiungiamo “private” potremmo accedere alle variabili sia in lettura che in scrittura. Oltre aver dato un nome generico al nostro device e avergli passato l’indirizzo ip seguito da private o public non c’è nient’altro da specificare,perché il wizard assegnerà le informazioni alla board e alla port.(es. “192.168.20.140 private”)

L’unica cosa che andremo ad aggiungere sarà nella sezione PORTS nella colonna SPECIAL OPT il nome del file .dbf che andremo a creare e depositare nella cartella del progetto.(es. nomefile.dbf oppure ad esempio SNMPVARS.DBF) il contenuto sarà il seguente: COLONNE

o  INDEX  -> solo la parte numerica specificata alla singola variabili all’interno di Plant Scada

o  DEVNAME - > Nome del device in Plant Scada

o  TAGNAME -> Nome del tag in Plant Scada

o  CTYPE- > Tipo specificato in Plant Scada

o   SNMPNAME - > Nome della variabile che troviamo facendo il Browsing del nostro dispositivo

o  OID -> Codice della variabile che troviamo nel dispositivo (.1.3.6.1.2.1.1.1.0)

o  SNMPTYPE -> Specificare la parte antecedente l’index presente nella variabile Plant Scada

o  R_W - > Se si vuole accedere in lettura o scrittura(R,W,RW)

o  COMMENT(Facoltativo)

Esempio file .dbf:

note

N.B. Il nostro OID dovrà essere prelevato utilizzando il software di Browsing ma specificato nel nostro file antecedendo un punto.

 

-         A questo punto bisognerà creare le variabili a mano nell’apposita sezione di Plant Scada. Alla variabile assegneremo un Tag_Name,Cluster Name,I/O Device un Data Type. Nella colonna Address andremo a specificare un numero il quale ci servirà successivamente nella colonna “INDEX” del file che creeremo successivamente. Il numero che inseriamo nella colonna Address dovrà esser preceduto da uno o più caratteri in funzione del data type assegnato.

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